L’acido folico, la forma sintetica della vitamina B9, svolge un ruolo molto importante nella salute umana. Si tratta di una sostanza che può essere molto utile per le donne in gravidanza e in menopausa. Per saperne di più, leggi l’articolo!

L’acido folico

L’acido folico è la forma sintetica del folato (vitamina B9). I folati sono naturalmente presenti in molte fonti alimentari, come verdura, frutta, latte e uova, e una dieta varia e sana è in grado di fornire tutti i folati di cui abbiamo bisogno per il nostro benessere.

L’integrazione di acido folico attraverso gli integratori alimentari e i cibi ricchi di folati sono un buon modo per mantenere una buona assunzione di questa vitamina che svolge un ruolo importante nella salute e benessere in differenti fasi e condizioni della vita.

In particolare, l’acido folico contribuisce:

  • Alla normale sintesi degli aminoacidi;
  • Alla riduzione di stanchezza e affaticamento;
  • Alla normale funzione psicologica;
  • Alla normale funzione del sistema immunitario;
  • Al normale funzionamento dell’omocisteina;
  • Alla crescita dei tessuti materni in gravidanza e alla normale emopoiesi.

Acido folico e menopausa

La menopausa è un momento fisiologico della vita della donna, che coincide con il termine della sua fertilità. Si tratta di una fase naturale dell’invecchiamento che, di solito, si verifica fra i 45 e i 55 anni di età. Durante la menopausa molte donne sperimentano vampate di calore, sudorazione notturna, difficoltà ad addormentarsi e molti altri sintomi comuni. Le vampate di calore, in particolare, compaiono sotto forma di rossore improvviso a livello cutaneo, associato ad una sensazione di calore intenso e sudorazione.
Anche se non pericolose, tali vampate possono essere molto fastidiose e spiacevoli per una donna.

L’acido folico può essere utile in menopausa, grazie alla sua azione sull’omocisteina, che deriva dal metabolismo della metionina, un aminoacido essenziale introdotto con l’alimentazione (soprattutto carne, uova, latte, legumi). Il folato, infatti, contribuisce al normale metabolismo dell’omocisteina. L’omocisteina, una volta formatasi, è subito trasformata in altri prodotti, grazie all’azione delle vitamine B6, B12 e dell’acido folico.

Se con l’alimentazione si assumono quantità insufficienti di queste vitamine e di acido folico, l’omocisteina si accumula nel sangue e può provocare danni al sistema nervoso, cardiovascolare e osseo. In particolare, nelle donne si osserva un aumento dei livelli di omocisteina dopo la menopausa, molto probabilmente dovuto ad una diminuzione degli estrogeni.